Galleria 1-
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- 4 (foto
e testi di Marisa Uberti)
Il
'graffio'del Diavolo è la leggenda che accompagna la chiesa di San
Pietro in Somaldi (in realtà,questi tre 'segni'di artigli li abbiamo visti
su stipiti di altre chiese lucchesi).Qui ,in particolare, all'interno è alla
libera lettura uno scritto che narra che il diavolo, venendo respinto per
l'ennesima volta dalla fanciulla Gemma Galgani (poi fatta Santa e a Lucca
molto venerata),che qui veniva a prendere la Comunione ,sentitosi vinto dalla
costanza della ragazza,avrebbe lasciato le impronte sul pilastro, prima di
scomparire. La chiesa trae la denominazione da Sumuald, il longobardo
fondatore della prima chiesa,consacrata nel 763.Essa fu ricostruita tra
XII e XIII secolo, fino a concludere l'abside in mattoni, nel XIV. L'architrave
della porta centrale,che non è possibile vedere per attuali lavori di restauro,
è datato 1203 e raffigura la consegna delle chiavi a Pietro,opera di Guido
Bigarelli da Como.Sul terzo pilastro dell'interno, è un'iscrizione che
ricorda la donazione di cento carri di pietre per la costruzione della chiesa,
da parte dei rettori della Confraternita di S.Nicolao (databile al 1190 o
1191)
![Lucca (170).JPG (123597 byte)](_borders/Lucca_170_small1.JPG)
Altra splendida
chiesa è quella di San Francesco,con
annesso convento dei Francescani, attestatati a Lucca già nel 1228, e il nuovo ordine assunse subito un ruolo preminente nella vita cittadina. La chiesa, costruita in laterizio a aula unica con copertura a capriate, venne completata agli inizi del Quattrocento con l'inserimento di tre cappelle
presbisteriali. Fui indemaniata nell' Ottocento,il che comportò la perdita di
molti arredi,ora in vari musei. All'esterno della chiesa,vi sono due arche
sepolcrali,che recano incise croci patenti(simili ai sepolcri visti
fuori della chiesa di San Romano). ![Lucca (176).JPG (123856 byte)](_borders/Lucca_176_small.JPG)
![Lucca (175).JPG (125104 byte)](_borders/Lucca_175_small.JPG)
Una
delle arche è del 1249 e l'altra del secolo seguente.La chiesa fu
completata nel '600 e la parte superiore della facciata nel XX secolo. Lungo i
fianchi nord della chiesa si trovano chiostri con alcune tombe medievali e la
sacrestia del '200.All'interno, tombe di personaggi illustri:Giovanni
Guidiccioni(1500-1541),umanista e poeta, nonchè vescovo; Francesco
Geminiani e Luigi Boccherini, musicisti lucchesi.
Sull'architrave
dell'attiguo edificio conventuale,un'epigrafe poco leggibile e,ai lati,due scudi
vuoti (abrasi?).
Torre
Guinigi,su cui crescono dei lecci
secolari.
La zona dove sorgeva l'antico anfiteatro
romano,di cui restano tracce di muratura(esso è interrato di circa tre
metri,oggi)del I o II secolo d.C.,aveva 54 arcate su pilastri e una cavea
formata da 24 gradoni. Finì in rovina con le invasioni 'barbariche' e il
materiale riutilizzato per varie chiese soprattutto (era insomma divenuto una
cava da costruzione,come spesso accade per gli antichi edifici romani).Oggi
presenta un gradevole 'assetto urbanistico,con la caratteristica piazza dalla
forma ellittica,in cui Umberto Cordier, nella sua 'Guida ai luoghi misteriosi
d'Italia', sostiene esservi un'acustica tanto perfetta da provocare echi e
risonanze di grande effetto, se si emettono frasi dal centro esatto della piazza
(vedi pag.220 dell'opera citata). Le casette che prospettano sulla piazza sono
di origine medievale e hanno arcate in cui trovano posto negozi, botteghe e bar
con i caratteristici tavolini all'aperto.
Poco distante sorge l'antica chiesa di San
Frediano,del
VI secolo(gli scavi hanno confermato questo)
che accoglieva le sue spoglie dall'VIII secolo,in una cripta.All'inizio del XII
secolo,fu riedificata e nel XIII secolo rialzata.In quel periodo si concluse la
facciata con un magnifico mosaico nella parte superiore(Ascensione di Cristo
nella 'mandorla mistica').
All
'interno mantiene -nonostante i rimaneggiamenti successivi,un'impronta
medievale.Da segnalare il Fonte
Battesimale(a cui abbiamo dedicato una sezione in questo sito),anzi più
che altro una Fontana Lustrale;la cappella con il corpo
incorrotto di Santa Zita;un
monolito poggiato nel transetto sinistro,vicino alla zona presbiteriale,che
la leggenda dice fu trasportato miracolosamente da S.Frediano,poichè nessuno
riusciva a toglierlo dalla cava cui era stato intagliato.In effetti è un unico
blocco,enorme,del peso di svariate tonnellate.Come si intravede nella
foto,dietro la scrivente(le dimensioni parlano da sole.Il monolito ).
.Molte le opere contenute in questa basilica,impossibili da descrivere(vedasi un
link utile) ma segnaliamo la cappella Trenta,con le tombe terragne dei
coniugi Trenta,scolpite mirabilmente da Jacopo della Quercia. Sul lato nord
dell'edificio sorgeva anticamente un cimitero,distrutto già nel XV secolo. Su
una parte di esso venne costruita la cappella del Soccorso che conserva
interessanti tombe medievali.Questa è invece una lastra tombale
la cui 'epigrafe dice :SEPULCRUM FRATRUM ET SORORUM A-MAE CONFRATERNITATIS
SS.(mi))SACRAMENTI IN HAC BASILICA ERECTAE". Vi dovrebbero essere sepolti
frati e suore(ma le sorore abbiamo visto essere le donne- 'infermiere'
all'interno degli Hospitali gestiti dall'Ordine
del TAU).
San Frediano ha anche un chiostro del '500 poichè vi è un edificio conventuale
annesso alla chiesa, di cui si stanno mettendo in luce anche altre parti del
secolo precedente.Il convento era già citato nel VII secolo! Con Pietro
Martire Vermigli divenne,nel XVI secolo, il principale centro di
diffusione a Lucca delle dottrine riformiste."La Repubblica fu in un
primo tempo tollerante verso le nuove idee,che si diffusero rapidamente non solo
nelle classi dominanti ma anche nel contado, soprattutto in Val di Serchio e in
Garfagnana. In seguito però, per evitare interventi esterni, che ne
avrebbero compromesso l'indipendenza, fu costretta prima a vietare l'introduzion,e
nello stato, di libri dichiarati ereticali e poi a bandire i principali
rappresentanti della Riforma. La maggior parte di essi si rifugiò a Ginevra,
dove tutt'oggi vivono alcuni loro discendenti.La Repubblica tuttavia riuscì
sempre a impedire la
presenza a Lucca dell'Inquisizione e
dei Gesuiti".('Lucca
Storia e Arte',edizioni OGB s.n.c.).
Lasciamoci alle spalle San
Frediano e,visto che ha iniziato a piovere,infreddoliti,approfittiamo per fare
una suggestiva passeggiata sulle Mura.Possiamo osservare ancora l'abside
e la torre campanaria della Basilica,alle nostre spalle. E pieni di piacevoli
ricordi,con tante immagini serbate nell'anima,alquanto trafelati ma entusiasti,usciamo dalle porte della città,
congedandoci da Lucca.![Lucca-(223).jpg (200654 byte)](_borders/Lucca-223_small.jpg)